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Come funziona la Macchina Europa

Il lavoro alla Commissione Europea del laureato LUISS Mattia Pellegrini e della studentessa Livia Eliasova

Story Commissione Europea LUISS

L'alumnus LUISS Mattia Pellegrini lavora da anni alla Commissione Europea a Bruxelles. Laureato in Scienze politiche alla fine degli anni Novanta, oggi ricopre il ruolo di Capo dell'Unità per le materie prime nella Direzione generale del Mercato interno, dell'industria, dell'imprenditoria e delle PMI.

"I ricordi più cari riguardano il rapporto tra professori e studenti" racconta Pellegrini. "L'esperienza coi professori Angela Del Vecchio e Paolo De Caterini è stata fondamentale per il mio futuro. Grazie ai loro corsi mi sono interessato al Diritto europeo e ho deciso di fare l'Erasmus a Liegi, dove ho sviluppato una passione per il funzionamento della 'Macchina Europa' e deciso di seguire il Professor Paul Demaret, in seguito diventato Rettore al College of Europe. Sono un prodotto tipico dell'Unione Europea: oltre all'Erasmus, ho fatto anche il Programma Leonardo in Inghilterra, in una società di ricerca marketing di Liverpool che mi ha permesso di imparare l'inglese e avvicinarmi a un modo di lavorare che impone di andare straight to the point".

Mattia Pellegrini LUISSDopo il corso di preparazione alle carriere comunitarie a Roma e il Master in European Legal Studies al College of Europe di Bruges, il passaggio alla Commissione Europea è avvenuto nel 2000, con uno stage nella Direzione Generale Concorrenza, quando era Commissario Mario Monti. "Negli anni, mi sono occupato di ambiente e negoziati internazionali all'epoca del Protocollo di Kyoto, di salute pubblica e di consumatori. Infine, due esperienze molto importanti con due commissari italiani, prima con Antonio Tajani e poi come capo Gabinetto con Ferdinando Nelli Feroci".

La missione come Capo dell'Unità per le materie prime è promuovere la competitività ed elaborare strategie per finanziare l'industria in settori chiave come metalli e minerali. "Essere a capo di questa unità significa gestire una famiglia di trenta persone e affrontare problemi che riguardano la tutela dell'ambiente e della salute pubblica mantenendo una politica industriale solida e attiva. Questi due mondi sembrano molto lontani ma devono e possono convivere: dobbiamo coniugare il rinascimento industriale con la tutela della salute umana. Il futuro dell'Europa è meno disoccupazione e più verde, più attenzione ai propri cittadini".

A livello più ampio, Pellegrini spera che l'Italia e la LUISS giochino un ruolo chiave nei grandi processi europei. Per questo, in accordo con il Desk LUISS di Bruxelles, offre agli studenti più qualificati della nostra Università l'opportunità di lavorare dentro la sua Unità. Una di loro è Livia Eliasova, studentessa della Slovacchia che ha scelto la laurea magistrale in Relazioni Internazionali e il Double Degree con la Université Libre de Bruxelles. "Sono entrata in un ambiente dinamico, ricco di tante persone con esperienze differenti. Ogni giorno vedo come vengono create e implementate le politiche energetiche e interagisco coi vari stakeholder nel campo delle materie prime".

Livia Eliasova LUISSLavorare in un'unità specialistica come le materie prime non è facile, ma aiutano molto gli studi e la conoscenza delle lingue. "Le lingue straniere sono essenziali nella carriera europea. Negli anni ho imparato otto lingue e per questo motivo mi occupo molto di comunicazione e organizzazione di eventi. Uno di questi è stato il Raw Materials University Day, una campagna di sensibilizzazione sull'importanza di metalli e minerali che ho organizzato da sola per due eventi universitari in Slovacchia e in Finlandia".

Oggi Livia, dopo aver fatto un tirocinio all'interno dell'Unità, ha un contratto di lavoro interinale grazie al quale intende avviare una carriera a Bruxelles. "L'ambiente è stimolante e lavorare sotto la direzione del dottor Pellegrini è molto formativo. Sto facendo del mio meglio per poter rimanere e dare un contributo all'Unione Europea". Per garantire a molti giovani la stessa opportunità, Pellegrini sta lavorando a una piattaforma che coinvolge varie università italiane: "Stiamo scrivendo un manifesto e realizzando un network di opportunità di lavoro per permettere di conoscere da vicino il funzionamento del cuore dell'Europa".