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Luiss Guido Carli

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Carlo Ardito e Biagio Di Benedetto: dietro le quinte del TEDxLuiss 2019

I due studenti raccontano le emozioni e l'organizzazione dell'evento del 23 marzo

23pm

Gli studenti Luiss Carlo Ardito e Biagio Di Benedetto sono gli organizzatori del prossimo TEDxLuiss dal titolo Upside Down, che avrà luogo il 23 marzo 2019, nella sede di Viale Pola.

Carlo, al terzo anno del Corso di Laurea Triennale in Economics and Business, è il Lead Organizer, mentre Biagio, che frequenta il primo anno della Magistrale in Management, è il Co-Lead Organizer

"Ci siamo conosciuti un paio di anni fa, durante la Triennale e il TEDx è stato uno dei primi argomenti sui quali ci siamo confrontati, io ho sempre avuto una grande passione per il format", racconta Carlo.

A novembre 2017 è nata l'idea di portare il TEDx in Luiss, come era già stato fatto in passato, nel 2015 e nel 2016: "Abbiamo inviato la richiesta alla sede centrale di Vancouver per ottenere la licenza per ospitare l'evento nella nostra Università e, dopo qualche mese di attesa, a luglio 2018 è arrivata la conferma".

Il nome Upside Down è stato ispirato dalla serie televisiva Stranger Things, dove il Sotto Sopra è un luogo in cui si guarda alle cose da un punto di vista diverso: "Abbiamo preso questo concetto e lo abbiamo interpretato come un modo nuovo per approcciare i problemi, con uno spirito diverso e cercando sempre soluzioni interessanti, pensando sotto sopra". Questo è quindi il "compito" degli speaker, mostrare al pubblico la loro idea di Upside Down

A settembre 2018 è iniziato definitivamente il lungo viaggio. Carlo e Biagio hanno presentato il progetto all'Ateneo: "Abbiamo creato un team di oltre trenta persone, come una piccola azienda, per organizzare qualcosa, per noi giovani studenti, di straordinario". 

Tutta la squadra evidenzia "l'importanza dell'aiuto costante e decisivo di tutti gli Uffici dell'Ateneo: le infrastrutture che ci vengono fornite, il supporto logistico e il network al quale abbiamo accesso sono stati elementi fondamentali".

È un evento così grande e fuori dalla quotidianità dei due studenti, che Biagio racconta di vivere "da mesi in uno stato di incredulità: accadono tante cose, a una velocità tale che ormai sembra quasi normale che accadano. Si continua a lavorare verso il 23 marzo e si prova a credere che tutto questo stia veramente prendendo forma".

Per Carlo la parte più bella è il viaggio verso la data dell'evento finale: "La possibilità di trascorrere tanti mesi con tutti gli altri ragazzi e condividere con loro tempo ed emozioni è impagabile. La giornata del 23 marzo passerà in un attimo e sarà il valore umano del processo organizzativo ciò che mi porterò sempre dietro".