Valentina Rainone si è laureata in LUISS nel 2001, al termine del Corso di Laurea in Economia e oggi è Global Finance and Control Director per l'azienda di moda Ermanno Scervino.
Già dal liceo aveva le idee ben chiare sulla carriera che avrebbe voluto intraprendere: "Amavo il latino e il greco e in generale tutto ciò che riguardava la letteratura classica, ma guardando più lontano e sfogliando riviste di moda, sognavo di diventare manager in un'azienda".
Da lì è iniziato il lavoro, duro e constante, mirato a mettere insieme piccoli pezzi di esperienze per arrivare a costruire "un puzzle di competenze che mi permettessero di arrivare dove volevo".
Dopo un primo stage per PricewaterhouseCoopers, ottenuto tramite l'Ufficio Placement della LUISS, ha lavorato con Birra Peroni, ERG Power & Gas, Accessorize and the Body Shop fino a ricevere un'offerta da Fendi per una posizione da Senior Controller.
"L'esperienza a Fendi è durata cinque anni e mi ha fornito competenze che mi mancavano nel campo del management e della gestione delle risorse. È stato rischioso accettare l'offerta, perché arrivò nello stesso periodo in cui stavo per diventare madre di due gemelli. Ma nella vita chi non risica non rosica".
Valentina sentiva però che mancava ancora "un pezzo del puzzle": lavorare in una multinazionale. "Dopo Fendi, sono passata a Nike per capire cosa significasse far parte di un'azienda con una logica unica e uguale in tutto il mondo".
Da marzo 2017 lavora per Ermanno Scervino dove gestisce un team di 16 persone e si occupa del lato bancario e finanziario dell'azienda in prima persona: "Per me è una grande prova perché sto mettendo in pratica tutto il bagaglio culturale acquisito negli anni e allo stesso tempo continuo a imparare confrontandomi con nuove sfide ogni giorno".
Valentina racconta di aver dovuto fare tante scelte, anche difficili, per ottenere la carriera che aveva sempre desiderato: "È stato fondamentale trovare il giusto equilibrio tra vita privata e professionale. Pensando solo al lavoro non puoi acquisire le soft skill che invece sono importantissime, soprattutto in contesti aziendali. A volte ho dovuto rinunciare alla famiglia, altre a impegni lavorativi, alla ricerca costante del balance giusto tra queste due sfere della vita".
Degli anni all'Università conserva un carissimo ricordo: "Della LUISS la cosa che ho più apprezzato è stato l'ambiente così umano in cui ho trascorso quattro anni, costruendo amicizie solide e confrontandomi con persone di un grande spessore. È un luogo in cui lo studente è sempre stimolato a migliorarsi".