EY Business Game è una competizione per giovani talenti che coinvolge studenti o neolaureati di Economia o Ingegneria di tutte le università italiane e spagnole. Vincitrice dell'ultima edizione è la squadra composta dai tre studenti LUISS della laurea magistrale in Economia e Direzione delle Imprese: Giovanni Campagnola, Tommaso Cantone e Jack Speciale, che hanno ricevuto il maggiore riconoscimento nella sede EY di Milano lo scorso venerdì 15 luglio.
Giunto alla quarta edizione, l'EY Business Game quest'anno ha aperto la competizione alla Spagna e ha scelto come tema il settore digital e la gestione di una startup. "Ad aprile abbiamo scoperto l'opportunità di partecipare" racconta Giovanni Campagnola. "Con Jack e Tommaso avevamo già lavorato in gruppo durante il corso di Strategia di impresa e lo spirito di squadra è stato un grande punto di forza".
Il contest prevede tre fasi: la prima è lo Skillgame, una serie di domande a risposta multipla su business, logica e nuove tecnologie. Rientrati tra i migliori 240 team, i ragazzi LUISS hanno partecipato al vero cuore della competizione: un campionato per diventare i leader di un mercato concorrenziale.
"Per tre settimane e quattro round di gioco, ogni team rappresentava un'impresa simulata. Il tema del nostro girone era guidare una startup del digitale per offrire un'applicazione per smartphone. Avevamo a disposizione un budget iniziale da investire e un numero elevato di variabili da scegliere, come la scelta del prezzo, la piattaforma di distribuzione, gli investimenti in ricerca e sviluppo. Abbiamo puntato molto sulle performance della nostra applicazione, su prezzi e investimenti elevati e su un'ampia distribuzione. La strategia si è dimostrata vincente: abbiamo mantenuto la vetta della classifica per tutti i round grazie a numerosi download e a un fatturato incredibile rispetto ai nostri competitor".
Le squadre prime classificate dei vari gironi hanno avuto accesso alla fase finale di sviluppo e promozione dell'idea davanti a una giuria di esperti. Affiancati da un mentor di EY, i tre ragazzi hanno lavorato a distanza, sfruttando il tempo fuori dagli impegni di studio e di lavoro. "È stata la fase più impegnativa. Avevamo poco tempo per pensare a un'idea con un modello di business vincente da presentare alla giuria. In più, ci trovavamo in tre paesi diversi (io a Vienna, Jack a Roma e Tommaso a Malta) e dovevamo organizzare skype call notturne per definire e realizzare la nostra idea".
Alla finale di Milano ogni team ha presentato l'idea con un elevator pitch di cinque minuti, illustrando il progetto in maniera sintetica, chiara ed efficace. "La giuria ha apprezzato molto la nostra idea, sia perché applicabile a un problema concreto e attuale come lo spreco dei beni alimentari, sia perché basata su dati e prospettive molto realistiche. In particolare, hanno apprezzato il livello di dettaglio e la cura della nostra presentazione rispetto al settore del Food Retail".
Con la vittoria del Business Game, i ragazzi adesso avranno la possibilità di effettuare uno stage di tre mesi nell'ufficio advisory di EY: "Inizieremo il prossimo mese nel settore Digital & Innovation. Dovremo curare vari aspetti, dalla strategia al marketing, per grandi imprese che puntano sull'innovazione e speriamo di imparare e crescere il più possibile. Siamo fortemente motivati e non vediamo l'ora di iniziare".