"La LUISS mi ha dato un metodo di studio e di lavoro. Per cinque anni, i docenti mi hanno insegnato come acquisire una metodologia corretta e come approfondire e curare gli aspetti essenziali degli argomenti con grande competenza, gentilezza e pazienza". Laureata in Economia e Direzione delle Imprese lo scorso luglio, Giulia Cipolloni ha ottenuto una menzione speciale all'ultima edizione del Premio Socialis per le migliori tesi di laurea su responsabilità sociale d'impresa e sviluppo sostenibile.
Il Comitato Scientifico del Premio ha lodato l'originalità, il livello scientifico e l'ottima descrizione dello stato dell'arte dell'argomento trattato. "Mi sono interessata alla responsabilità sociale d'impresa grazie alla lettura della vita di Adriano Olivetti" racconta Giulia. "Il concetto di Corporate Social Responsibility (CSR) si esprime nell'impegno a rendere a coerenti e compatibili gli interessi di tutti i soggetti che contribuiscono a dare valore all'impresa. Per un'organizzazione significa avere attenzione e sensibilità per tutto ciò che la circonda: la tutela dell'ambiente, la sicurezza e la qualità del posto di lavoro, la capacità di avere un'interazione efficace e responsabile con gli altri soggetti del mercato".
Pubblicato in parte su Andaf Magazine, la rivista dei Direttori Amministrativi e Finanziari, lo studio di Giulia si concentra sugli sviluppi più recenti delle Banche di Credito Cooperativo: "Tra le molte traiettorie per studiare il percorso della CSR, ho tentato di offrire alcuni spunti originali sul sistema bancario e approfondire un modello originale di intermediari come le Banche di Credito Cooperativo, che stanno affrontando un progetto di ristrutturazione di sistema imposto dal Governo e dalle Autorità di settore. L'impegno delle singole BCC è tradurre un interesse reciproco in esperienze concrete, come dimostrano le attività realizzate con vari soggetti (soci, clienti, imprese, famiglie, associazioni, ecc.) del territorio. L'attività bancaria si impegna a non slegare la razionalità economica da quella etica e a porre al centro di ogni attività economica le persone e lo sviluppo di tutti gli uomini".
L'esito della ricerca conferma che rispondere alle aspettative economiche, ambientali e sociali degli stakeholder comporta un vantaggio competitivo. "Lavorare nell'ottica della partecipazione, del confronto e della condivisione è parte fondante della visione strategica dell'impresa e un modo per favorire la competitività e renderla motore di sviluppo economico, culturale e sociale".
A qualche mese dalla laurea, Giulia affronta il futuro con la consapevolezza di doversi impegnarsi a fondo. "Ho ancora molto da imparare, ma confido che la curiosità e la voglia di fare sia una formidabile spalla nell'affrontare le insidie e le difficoltà del mondo del lavoro. La complessità non lascia indifferenti: coinvolge, stimola, qualche volta spaventa, ma il suo valore è nell'incitamento".
L'obiettivo è proseguire gli studi con un corso di specializzazione o un master, senza tralasciare le esperienze professionali. "Per non continuare a dipendere sulla mia famiglia che ha già fatto tanto per me, ho intrapreso uno stage in un'impresa di digital marketing, ma il mio sogno è conciliare gli studi e la ricerca con altre opportunità di lavoro. Sono consapevole delle difficoltà di questo (duplice) viaggio, delle rinunce e della gavetta da affrontare, ma so anche che un sogno per essere tale deve attraversare un percorso tortuoso. La mia scalata alla montagna è cominciata da poco e so che manca tanto prima della cima, ma il meglio deve ancora venire e voglio continuare a salire per scoprirlo".