Giulio Marini e Marco D'Epifanio sono due laureati LUISS scelti da McKinsey & Company per lavorare nella consulenza manageriale. Entrambi ex studenti di Economia e Management, sono entrati nella società dopo un attento processo di selezione che ha permesso a entrambi di iniziare questo mese come Business Analyst, con stage iniziato dallo scorso ottobre per Marco.
"Dopo la laurea alla LUISS ho fatto un master in Energy, Trade & Finance alla Cass Business School e uno stage alla General Electric, dove mi sono occupato di corporate finance nel settore Power Generation" racconta Giulio. "Avevo discreta autonomia sul lavoro ed è stato molto formativo e stimolante, ma sentivo l'esigenza di confrontarmi col mondo del trading e lavorare con clienti esterni. Quando la LUISS mi ha informato sulla posizione aperta per McKinsey, ho inviato il curriculum e, grazie ai consigli e al supporto del Career Services, ho superato il processo di selezione".
Marco ha fatto anche la Magistrale alla LUISS, dove si è laureato in Management lo scorso luglio. "Ricordo il percorso alla LUISS con grande soddisfazione. Oltre agli amici e ai singoli professori, sono le opportunità di apprendimento e la preparazione alla vita professionale a fare la differenza". Preparazione e allenamento sono stati i fattori determinanti nella selezione: "I colloqui in McKinsey prevedono una parte conoscitiva e una parte tecnica. Le due parti hanno la stessa importanza ed è fondamentale provare tutte le simulazioni per avere dimestichezza, mettere assieme le migliori fonti disponibili e trovare modi per valorizzare le esperienze spendendoci più tempo possibile".
"Non dare niente per scontato" è il consiglio di Giulio. "Tutti conoscono il proprio curriculum, ma occorre avere cura dei dettagli. Nelle grandi aziende il processo di selezione è sempre duro e i fattori determinanti sono tantissimi: può bastare una domanda sbagliata o un'incomprensione. Per questo penso che un colloquio vada preso sia con serietà che con leggerezza: è importante restare se stessi, senza pregiudizi verso chi abbiamo davanti. Solo in questo modo si realizza la giusta attrazione reciproca".
Nelle prime settimane in azienda, Giulio ha esplorato l'ambiente e incontrato le figure centrali per il suo lavoro. "Finora ho fatto molto training e interagito coi colleghi, percependo un forte ambiente meritocratico. C'è un'estrema valorizzazione delle risorse interne e la capacità di approcciarsi a problemi complessi con un profilo altissimo. Mi sento come un pilota alla guida di una Ferrari per la prima volta: ho davanti a me grandi responsabilità e solo possibilità di migliorare".
Anche l'impressione di Marco non nasconde soddisfazioni e gratifiche: "Il lavoro non è mai meccanico e richiede un grande sforzo mentale fra comprensione, problem solving e creatività. La parte preponderante sono le analisi e la reportistica al computer, mentre i contatti con il cliente possono variare di giorno in giorno. L'organizzazione aiuta nelle relazioni e semplifica le procedure, grazie anche a un ambiente davvero amichevole che offre continue opportunità di scambio anche con le figure più in alto nella società".
"Sto vivendo l'esperienza in McKinsey come un'avventura - riassume Marco – un'immersione completa che insegna davvero a diventare autonomi, superando il gap tra i mezzi di cui si dispone e quelli richiesti per portare a termine un lavoro". Un'impressione che Giulio condivide, vedendo questa opportunità come l'inizio di un nuovo futuro professionale: "La LUISS mi ha dato uno sguardo proiettato verso l'esterno e in particolare verso il funzionamento del mondo del lavoro. Da tempo desideravo ampliare le prospettive e guardare alla complessità dei numeri delle aziende. Penso che solo lavorando su problemi più ampi possiamo maturare e dare un contributo al sistema in cui opera un'azienda. E la gratificazione più grande sarà poter dar vita a un cambiamento di lungo periodo".