Dopo una laurea in Economia alla LUISS e quasi vent'anni di esperienza manageriale in grandi multinazionali, dal 2012 Andrea Aterno è il CFO di Oracle Italia.
"Quando mi sono iscritto era ancora vivo il ricordo di Guido Carli, e anche nella mia famiglia il suo nome e quello della LUISS erano ben noti. Ho potuto verificare di persona che è un'università in cui si cura molto il rapporto con gli studenti, messi nella migliore condizione per esprimere il loro potenziale. C'era un confronto costante con i docenti e una continua possibilità di approfondimento con loro e con gli assistenti. Si studiava tanto, passando quasi tutto il giorno in università: con i compagni c'era molta competizione, eravamo in pochi, ma alla fine anche questa si è dimostrata una componente positiva e molto formativa".
"Ho vissuto quel periodo come una full immersion di quattro anni. Il ricordo che ne ho è quello di una famiglia, una comunità" racconta ancora Aterno: "La LUISS mi ha dato tanto, come qualità della preparazione, studio, punti di riferimento, preparazione dei professori e rapporti umani, tutte componenti che ho avuto modo di apprezzare anche più tardi nella mia carriera.
Nel 1994 si è laureato con una tesi in Ragioneria "da sempre una delle mie passioni. Fu un momento molto importante per me, al di là del traguardo, della tensione e dell'emozione, perché segnato da una grave perdita: il mio relatore doveva essere il Professor Carlo Caramiello che ho avuto l'onore di avere come maestro, ma è venuto a mancare proprio pochi giorni prima della discussione. Così, quel giorno il mio relatore è stato Giovanni Fiori, che subito dopo mi ha offerto di collaborare con quella che allora era la LUISS Scuola di Management".
Pochi mesi dopo, è partito per l'Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo, e poi come Ufficiale di Completamento al Comando Generale di Roma si è occupato di Frodi Comunitarie: "È stata un'esperienza importante, e il primo vero impiego dopo l'università. Gestivo diversi sottufficiali il che mi ha permesso di acquisire delle competenze pratiche di management che sono state molto apprezzate in sede di colloquio per la mia prima azienda, la Sara Lee's Personal Products".
Dopo tre anni nell'azienda americana di prodotti di consumo, alla fine degli anni '90 Aterno ha aperto la sede italiana di Bea Systems, start-up di successo in Italia della società di software USA. "All'inizio mi occupavo di finance e di diverse altre funzioni aziendali come HR o Facility Management, avevo un ruolo a tutto tondo e molto motivante. Questo passaggio della mia carriera è stato quasi un salto nel buio, con molti rischi, ma si è rivelato vincente: la società è cresciuta molto, io sono diventato dirigente a 32 anni e poi, a 37 anni, Amministratore Delegato".
In quegli anni, Andrea Aterno arriva a ricoprire ruoli diversi, sia per il mercato italiano che per l'area Middle East & Africa come Finance Director. Finché nel 2008 Bea System viene acquisita dal colosso americano Oracle: "Non nascondo che è stata necessaria una grande capacità di adattamento. È stato un momento turbolento e di incertezze per tutti. Alla fine si è rivelata un'ottima opportunità: ho aspettato il mio turno e l'occasione giusta. Ho aiutato a traghettare dentro Oracle Italia tutta l'azienda che avevo contribuito a creare, cercando prima di tutto di valorizzarne il capitale umano".
Nel 2009 ricopre la carica di Finance Director per la Western Continental Europe per le business units di prodotto EPM e BI, e tre anni fa diventa Chief Financial Officer di Oracle Italia. "Il ruolo del CFO è molto cambiato nel tempo, da mero controllore o financial steward, è diventato un ruolo più strategico, di co-pilota, di corporate strategist e agente del cambiamento. È di fatto sempre più un business partner direttamente coinvolto, con il compito di gestire e prevenire i rischi a qualsiasi livello oltre ad analizzare, simulare e presentare i risultati dando indicazioni su come migliorarli in un ottica strategica".
Proprio per questo, secondo Aterno, chi vuole intraprendere una carriera in ambito Finance oggi deve "dimostrare delle capacità di leadership, di decisione e di comunicazione, con un acume commerciale che probabilmente non veniva chiesto in passato. Al di là del bagaglio tecnico e di buone capacità di analisi, deve essere in grado di cogliere le sfide offerte dalle nuove tecnologie e dalla digitalizzazione. Ma la competenza fondamentale è la capacità di adattamento: per me è stata una componente indispensabile. Cercate di abbracciare il cambiamento anche se vuol dire essere costretti ad abbandonare la propria comfort zone e trovate un respiro internazionale nel vostro lavoro. Il mio consiglio è quello di contaminarsi: visto che oggi tutto è globale, bisogna aprirsi all'esterno e fare esperienza in giro per il mondo, già in ambito universitario".