"Il mio consiglio? Open your minds!" Alessandro Petrich è un neo laureato LUISS in Management che lunedì 23 novembre racconterà la sua esperienza a Rio de Janeiro durante la serata LUISS in Brasile.
"Ho sempre avuto il desiderio di andare in Brasile fin da quando ero bambino. Mia nonna era di São Paulo e mi raccontava storie fantastiche sul suo paese: ora ho avuto la conferma che era tutto realtà".
Alessandro ha studiato per un semestre alla Fundação Getulio Vargas (FGV): "Mi ricordo ancora il momento in cui il Brasile è stato inserito tra le mete dell’Exchange Program. Ero in Francia, durante il mio primo Erasmus a Lione e per curiosità sfogliai il bando per l’anno successivo: c’era Rio. La prima cosa che ho pensato è stata: l’anno prossimo ci devo andare io".
"Da quel momento tutti i miei sforzi a livello universitario hanno avuto come obbiettivo quello di ottenere lo scambio con il Brasile", spiega ancora Alessandro: "Mi sono documentato molto sulla FGV e tutte le opinioni erano positive, è una grande Business School e il livello degli insegnamenti è molto alto. Ogni corso occupava un unico giorno alla settimana per 3 o 4 ore, lasciando poi il resto del tempo per studiare in maniera autonoma e concentrarsi su esercitazioni e lavori di gruppo".
Dopo il periodo di studio Alessandro ha fatto uno stage di tre mesi presso l'incubatore Startup Rio come Research Project Assistant: "Ho chiesto al mio docente di Entrepreneurship alla FGV di poter collaborare a lanciare il progetto, e il fatto di avere la nazionalità brasiliana mi ha permesso di rimanere. Mi sono occupato di sviluppare un modello valutativo dello stesso incubatore, e ho svolto attività di mentoring e accompagnamento alle startup".
Durante questa esperienza Alessandro è stato molto colpito dal mondo del lavoro brasiliano: "Spesso ci immaginiamo un Brasile fatto solo di spiagge, samba e calcio. Invece si lavora sodo, senza tregua dall'alba a notte fonda, e soprattutto i giovani sono motivati a emanciparsi da situazioni spesso di precarietà e povertà".
Uno degli aspetti più importanti di questa esperienza è "l'apertura mentale che nasce dall'entrare in contatto con altri mondi e altre persone. Per me è stato molto stimolante studiare e lavorare con ragazzi motivati e desiderosi di confrontarsi con me e, una volta rientrato in Italia, mi ha dato subito la possibilità di aggiudicarmi uno stage presso Italian Angels for Growth a Milano e mi è servito per lanciare Startup Grind Roma di cui oggi sono chapter director".
Secondo Alessandro, la partnership tra LUISS e il Brasile "è un progetto di grande importanza, che può fare da ponte per un reciproco scambio di best practices e collaborazioni lavorative. Quello italiano e quello brasiliano sono due popoli molto vicini e da sempre legati tra loro".
Il prossimo 23 novembre Alessandro racconterà la sua esperienza agli studenti LUISS, insieme a un altro alumnus, Giuseppe Macca: "Il Brasile rappresenta un'opportunità unica per dare una scossa elettrizzante alla vostra vita e per arricchire il vostro bagaglio culturale. Io sono rimasto totalmente folgorato da questo paese, dalla sua cultura, dal suo popolo e dall'infinita quantità di esperienze da poter vivere. Ovviamente bisogna specificare che non è una meta per tutti: bisogna avere un forte spirito di adattamento, essere aperti a plasmare la propria cultura su quella brasiliana, accoglierla e farla propria".