"Il volontariato è un'esperienza che arricchisce tutti, sia chi viene aiutato sia i volontari. Ti insegna a non abbatterti alle prime difficoltà, a lottare per quello in cui credi e a vedere sempre il lato positivo delle cose, anche nelle situazioni più dure".
Sara Negri è una studentessa LUISS al secondo anno di Scienze Politiche che ha aderito al programma VolontariaMENTE e lo scorso luglio ha lavorato per due settimane per il Reality Program "Summer Camp" di CONSEL – Consorzio ELIS.
"Ho sempre fatto volontariato fin da quando avevo 12 anni, sia in case famiglia che negli oratori, perché dedicare del tempo agli altri è un modo per sentirmi utile. Tra le varie opportunità offerte dall'università ho scelto Consel perché mi permetteva di trascorrere del tempo con i bambini, per gestire e organizzare un campo estivo dedicato a figli di migranti e rifugiati politici".
Due settimane nel quartiere di Casal Bruciato di Roma, insieme ad altri quattro studenti LUISS volontari come Sara: "Restavamo con i bambini dalle 8 alle 16. Dopo averli accolti e fatto l'appello, organizzavamo attività sportive come calcio, basket, e nuoto e, dopo il pranzo al sacco tutti insieme, i bambini potevano fare altri giochi, vedere un cartone animato o fare i compiti delle vacanze".
"Mi aspettavo un'esperienza da colonia estiva - racconta ancora Sara - invece è stato molto più coinvolgente: i rapporti tra bambini ed educatori non erano assolutamente formali, ma quasi familiari. I bambini mi confidavano segreti, ci facevano domande che non avevano il coraggio di chiedere ai loro genitori, chiedevano aiuto e consigli. Passare tempo con loro e vedere gioia e serenità nei loro occhi è stata la soddisfazione più grande".
Sara è entrata in contatto con realtà e culture diverse, ha aiutato bambini stranieri a integrarsi nel gruppo, cercando di capire le loro esigenze e farle capire agli altri bambini: "Sono state due settimane piene di momenti appaganti, come quando un bambino mi ha chiesto di fare delle brevi lezioni di tedesco invece di giocare con gli altri, per esaudire un suo piccolo desiderio".
Questa esperienza, aggiunge Sara, "mi ha insegnato a essere più paziente, più comprensiva, più umile e meno superficiale verso le necessità degli altri. Consiglio a tutti di provarla sulla propria pelle, indipendentemente dal tipo di volontariato o dall'associazione che l'organizza".