Federico Pieri è al secondo anno di Scienze Politiche alla LUISS, ma ha già nel suo bagaglio delle esperienze importantissime a livello internazionale: ha vinto l’ultimo Rome MUN come rappresentante dell’Afghanistan per la commissione FAO e ha presentato il suo progetto di agricoltura sostenibile all'ultima edizione di TEDxBologna, nella sua città natale.
Da sempre interessato alle relazioni internazionali, Federico ha deciso di partecipare alle simulazioni delle Nazioni Unite che si tengono ogni anno a Roma: "Mi interessava l’idea di poter conoscere meglio la struttura dell’ONU e mettere alla prova il mio inglese". Insieme a una ragazza austriaca, Katharina, ha elaborato un progetto di innovazione agricola per combattere il sottosviluppo in Afghanistan. Tanto studio e tantissime ore passate a fare ricerca per preparare al meglio la risoluzione da proporre, partendo da un’idea diversa di Nazioni Unite: "Secondo noi l’unico approccio possibile per i Paesi meno sviluppati è far arrivare il cambiamento dal basso e non come un’imposizione esterna. Per questo abbiamo puntato a riforme che creino scuole per gli agricoltori e permettano la condivisione di tecniche di agricoltura, know-how e strategie di risparmio energetico. E poi banche delle sementi e campagne di informazione per promuovere crescita e sostenibilità. È andata bene". Così bene che il progetto di Federico e Katharina ha vinto con un'ampissima maggioranza di voti, e la notizia è arrivata fino a Andrea Pauri, organizzatore dell’edizione 2014 della conferenza TEDx a Bologna.
TED (Technology, Entertainment, Design) è un'organizzazione no-profit il cui motto è "ideas worth spreading" ("idee che meritano di essere diffuse"). Iniziato come una conferenza di quattro giorni in California 25 anni fa, TED è cresciuto con molteplici iniziative fino a espandersi in una rete di eventi locali organizzati in modo indipendente, i TEDx appunto: come nella conferenza annuale, i maggiori protagonisti del "pensare" e del "fare" sono invitati a raccontare le proprie idee con delle brevi presentazioni. "È stata un’esperienza eccezionale: non avrei mai pensato di poter essere protagonista di un evento del genere". Dieci minuti di talk, provato e riprovato con amici e parenti, per raccontare il progetto di vincitore al MUN: "Parlare davanti alla propria città, in un teatro a cui ero abituato ad andare solo come spettatore è un'emozione unica. Ma le amicizie costruite nel backstage sono forse uno dei tesori più importanti che mi ha lasciato questa esperienza".
Ora, in attesa di finire la triennale, Federico pensa al futuro: “Il mio sogno è poter offrire le mie competenze per aiutare gli altri e poter collaborare con organizzazioni internazionali per promuovere uno sviluppo nel mondo”. E un piccolo cambiamento può partire anche dalla LUISS dove da poco è nato un orto condiviso: "È un progetto estremamente innovativo e credo che potrebbe portare una nuova dimensione di green economy anche nella nostra università".