Alessandro Cagli non è solo il direttore degli affari europei della Ferrero a Bruxelles, ma anche uno dei primi laureati in Scienze politiche della storia della LUISS.
"Sono entrato alla LUISS quando l'Università era appena nata, negli anni in cui alla Pro Deo subentrò il progetto di Confindustria. Era un periodo in cui il nuovo Ateneo cercava una sua identità: una fase di caos creativo molto stimolante, con un viavai di professori che andavano e venivano da varie università mentre si formavano alcuni punti saldi attorno a grandi figure come Paolo Savona, ex ministro e professore di Politica economica e finanziaria. La riprova sta sul mio diploma di laurea del 1979, che porta le firme 'storiche' del rettore Rosario Romeo e del direttore amministrativo Giovanni Nocco".
Prima di entrare nel celebre gruppo italiano e di far parte del consiglio direttivo dell'Associazione Laureati LUISS di Bruxelles, Cagli ha iniziato la propria carriera nella Banca Commerciale Italiana. "All'epoca era piuttosto frequente che fossero le aziende a cercare i laureati con voti alti, piuttosto che il contrario. Avevo appena concluso l'Università e non avevo ancora deciso dove orientarmi: con la laurea in Scienze politiche si potevano fare molte cose diverse. Mi capitò questa occasione e decisi di sfruttarla".
Nel frattempo, decide di avviarsi a una carriera nel settore pubblico, partecipando a un concorso per accedere a una professione negli enti ministeriali. "Chi vinceva l'ammissione, partecipava a un corso di formazione con degli esami finali. Arrivai abbastanza alto nelle graduatorie e scelsi il Ministero dell'Industria, dove sono entrato a lavorare nel 1982, occupandomi di politiche comunitarie per le piccole e medie imprese". Quell'incarico comporta una vita da pendolare, in transito continuo fra Roma e Bruxelles, finché non si presenta la possibilità di entrare a far parte della Rappresentanza Permanente dell'Italia presso l'Unione europea. "Il ruolo prevedeva la preparazione dei Consigli europei dei ministri dell'industria, ovvero gestire e assistere quei colleghi che venivano da Roma, andare alle riunioni con loro e curare assieme i dossier destinati ai Ministri".
In otto anni (dal 1995 al 2003), Cagli si trova a gestire, nel suo specifico ambito di competenza, ben due Presidenze italiane dell'Unione Europea: "fare una Presidenza vuol dire dirigere le riunioni dei gruppi di lavoro, guidare la discussione, cercare i compromessi e preparare i dossier per ambasciatori e ministri dei vari Consigli UE". A fine mandato, quando è pronto a rientrare a Roma e coordinare dall'Italia le politiche comunitarie per industrie e consumatori, arriva una chiamata da parte del Gruppo Ferrero per dirigere l'ufficio per gli affari europei a Bruxelles. "La sfida era lasciare una carriera di dirigente pubblico per avviarne una da dirigente privato. Ci ho pensato bene, ma alla fine ho accettato".
Da undici anni, Cagli si occupa delle problematiche comunitarie per la celebre azienda dolciaria, lavorando con tante associazioni industriali per trovare una soluzione comune su questioni che vanno dall'ambiente alle etichette alimentari, passando per la regolamentazione delle pubblicità. "In Italia – prosegue - c'è poca osmosi fra persone che lavorano nel pubblico e nel privato. Avere invece delle persone che sanno transitare da un settore all'altro aiuta questi due mondi a parlarsi e a comprendersi meglio". Il suo consiglio per gli studenti LUISS di oggi e di domani è proprio quello di non sottovalutare questo passaggio: "Non pensare che le carriere devono essere ferme e stabili sempre nel medesimo ambito. Non porsi questo limite in modo automatico, ma essere sempre aperti a cercare opportunità differenti nei diversi settori".