Marco Basile è un laureato LUISS in Economia aziendale che oggi lavora come direttore dei Key Accounts per il mercato iberico della Johnson & Johnson. Partito da Benevento nel 1997, ha fatto fatica all'inizio ad abituarsi all'idea di abbandonare affetti e amicizie per trasferirsi a Roma. "Ricordo i sacrifici del primo periodo, i pullman presi il lunedì alle 4 del mattino per assistere ai corsi delle 8, e il fatto che non vedevo l’ora che fosse venerdì per tornare dai miei amici".
Solo l'interesse verso gli studi intrapresi lo ha aiutato a superare il naturale distacco. In particolare, la passione per il marketing e le tecniche della pubblicità: "Gli anni di studio alla LUISS mi hanno fatto maturare a fondo, aprire la mente a un ambiente internazionale e culturalmente attivo, con la possibilità non solo di assistere a ottime lezioni, ma anche di poter contare su un'interazione diretta e personale con molti docenti. Mi ritrovavo rapito dalle lezioni di alcuni professori, come Giovanni Fiori, Matteo Caroli o Gabriele Gabrielli, che mi hanno dato sempre più voglia di approfondire".
Dopo aver partecipato con altri compagni di corso alle finali nazionali di un importante concorso di marketing ed essere entrato in contatto con le grandi aziende, Marco ha capito di voler diventare brand manager. Dopo la laurea, tuttavia, è cominciato anche per lui il periodo più complicato. Per quasi un anno, ha intrapreso un intenso periodo di colloqui, relazionandosi con oltre 40 differenti aziende. "Era il 2003, un anno nero per trovare lavoro in Italia, soprattutto nel marketing, che iniziava a essere uno dei settori più desiderati tra i giovani laureati".
Alla fine, ha deciso di restare fedele al suo sogno, iniziando dal basso: "Presi l’elenco telefonico e iniziai a chiamare tutte le agenzie pubblicitarie di Roma, anche le più piccole". Proprio durante quest'esperienza arriva l'occasione tanto aspettata: "Mi chiamarono dalla Johnson & Johnson per un colloquio, uno stage nel marketing". L'ingresso nella grande multinazionale farmaceutica Marco lo ricorda come un periodo di grande stress lavorativo ma anche di incredibile crescita professionale: "Nei primi tempi lavoravo tantissimo. Entravo alle 8 e uscivo oltre le 10 di sera, per dimostrare di essere all'altezza dell'opportunità che mi era stata data".
Qualche anno dopo gli viene offerta una posizione come Marketing Manager per Spagna e Portogallo che richiede il trasferimento a Madrid. Un passo molto grande, che gli fa ricordare i vecchi timori: "Guardando indietro, ora che vivo sempre in viaggio tra Madrid, Barcellona e Lisbona, ricordo quel ragazzino spaventato dall'idea di fare l'università in una grande città e penso che quello shock mi abbia aiutato tantissimo a maturare e a diventare l'uomo che sono".
Con la saggezza di chi ha superato determinate difficoltà e raggiunto obiettivi personali, Marco pensa che siano tre le idee che un giovane laureato debba tenere a mente quando cerca lavoro. Prima di tutto, "avere chiaro quello che ti piace e lottare per raggiungerlo, senza aver paura di iniziare dal basso anche se si ha un curriculum di tutto rispetto, perché quello che si impara sporcandosi le mani sarà di incredibile aiuto nel futuro". Allo stesso tempo, "dopo una prima esperienza per farsi le ossa bisogna essere molto selettivi quando si sceglie il primo vero lavoro. La meritocrazia esiste, ma non dappertutto". Infine, occorre avere sempre voglia di mettersi in gioco e di imparare: "Bisogna essere curiosi, cercare sempre in tutto quello che ci succede cose nuove da apprendere per migliorare, come persone e come professionisti".