È un progetto nato in Inghilterra e trapiantato in Italia: si chiama Rethinking Economics e a portarlo da noi ci ha pensato proprio uno studente LUISS. Nicolò Fraccaroli è un neolaureato in Scienze Politiche con una passione per l’economia. "Il nostro obiettivo – ci racconta – è quello di riformare l’insegnamento delle materie economiche nelle università e renderlo più aperto ai diversi approcci teorici e metodologici".
L'idea di Nicolò nasce durante il corso di Macroeconomia in LUISS: "Avevo percepito che l’economia che ci veniva insegnata non era una verità assoluta. Lo stesso professor Messori quando ci presentava i concetti, spesso ci spiegava che vi erano comunque altre chiavi di lettura e altre risposte".
Così, Nicolò decide di esplorare da solo questi mondi paralleli. Scopre una serie di testi di teoria economica e viene a sapere che esistono già movimenti nel Regno Unito che hanno lo stesso obiettivo: "Ho deciso di creare con qualche compagno di corso di Scienze Politiche l'Italian Post-Crash Economics Society. Il mio progetto è stato notato dagli altri studenti di Rethinking Economics che mi hanno contattato, e abbiamo deciso di creare una rete internazionale. Da quel momento il progetto italiano ha cambiato nome in Rethinking Economics Italia".
In LUISS Nicolò ha trovato terreno fertile, dato anche l’approccio interdisciplinare offerto da alcuni dipartimenti e corsi: "Tra i dieci fondatori del gruppo italiano siamo in sette della LUISS".
Il prossimo obiettivo è quello di creare l’associazione "Rethinking Economics LUISS". Dalla loro, i ragazzi hanno il forte appoggio riscontrato in Università: "Hanno firmato il nostro manifesto il rettore Egidi e tanti professori, tra cui Fitoussi, Messori e Maffettone".
E se in Italia i ragazzi ancora devono "combattere" con una diffidenza da parte dei giornali nazionali, all’estero già si parla di loro. Ogni anno, i gruppi di Rethinking Economics si riuniscono a Londra, organizzano conferenze e vengono considerati da molti "un nuovo '68". Nicolò è stato anche intervistato dal Financial Times e la soddisfazione maggiore rimane per lui "avere tra i sostenitori del manifesto Thomas Piketty, Jean Paul Fitoussi, James Galbraith, Ha-Joon Change e molti altri economisti di fama internazionale".
Resta da superare la soggezione nei confronti dell’economia, "perché sembra che parliamo di cose troppo complicate, che in realtà non sono così difficili come sembrano”.
Il programma PIIGS can Fly in onda su RadioLUISS aiuta il gruppo a farsi conoscere, anche attraverso interviste ai docenti economisti.
Nicolò si prepara a partire per Londra, dove seguirà un master di un anno in Political Economy of Europe alla London School of Economics ma, anche dall’Inghilterra, continuerà a lavorare per raggiungere il grande obiettivo della rete di Rethinking Economics: "Sarebbe bello vedere nella propria università un corso che è stato creato per iniziativa degli studenti stessi. Un cambiamento non da poco".