Political Science: A Global Perspective è il titolo del nuovo manuale di Scienza politica scritto dai Professori Leonardo Morlino, docente ordinario di Scienza politica e Prorettore alla Ricerca in LUISS, Bertrand Badie, studioso di relazioni internazionali a SciencesPo, Parigi, e Dirk Berg-Schlosser, esperto di metodologia e di sociologia politica dell'Università di Marburg, Germania. Il volume nasce da una collaborazione avviata dai tre autori con la casa editrice SAGE per la realizzazione di un manuale per gli studenti di Scienza politica su scala internazionale, anche al di fuori dell'Europa.
"Alcuni anni fa la casa editrice SAGE ha avuto l'idea di creare la prima enciclopedia internazionale di Scienza politica chiamando me, Bertrand Badie e Dirk Berg-Schlosser a dirigere il progetto" racconta il Professor Morlino. "Il lavoro è durato quasi quattro anni, individuando 650 voci e 600 autori scelti tra coloro che a livello internazionale avevano dato il contributo più importante sul tema a cui faceva riferimento ogni voce". Il grande successo della International Encyclopedia of Political Science (che nel 2012 ha vinto la Dartmouth Medal ex aequo come miglior opera di Reference Publishing a livello internazionale in tutti i campi della conoscenza) ha portato alla realizzazione di un nuovo manuale di livello più avanzato. Aggiunge Morlino: "Nel passaggio dall'enciclopedia al libro dovevamo costruire un progetto più semplice e organico, impostato con la stessa vocazione globale, capace di tenere assieme tradizioni lontane e differenti".
La progettazione del manuale prende in considerazione tutti i temi fondamentali contemporanei, analizzandone le questioni principali, le fasi storiche e lo stato del dibattito. "Esistono diversi approcci per guardare e comprendere la politica. Uno degli obiettivi fondamentali del nostro lavoro era cogliere il pluralismo e i diversi modi di intendere la democrazia e i sistemi di governo nel mondo". Nel libro trovano spazio i risultati più recenti e rilevanti della ricerca scientifica: "I fenomeni della democratizzazione, del governo e delle politiche pubbliche, la relazione tra società e istituzioni, l'analisi sulla partecipazione, sulla comunicazione e sulla politica internazionale, anche negli sviluppi più recenti ed extra-europei. Ogni argomento viene affrontato nei singoli capitoli tenendo in considerazione anche gli aspetti metodologici, le relazioni con le altre discipline, le basi sociali della politica".
L'analisi parte da un vasto corpus di ricerche e di approcci alla scienza politica presenti nel mondo, per giungere a una sintesi che tiene conto della complessità dei punti di vista e dei risultati migliori. "La storia delle scienze sociali mostra che non ci sono grandi rivoluzioni, ma un'accumulazione continua di conoscenze che portano anche a modificare e adattare la teoria empirica relativa. I fenomeni che oggi costringono a ripensare la disciplina sono la democratizzazione, la valutazione e l'analisi delle politiche pubbliche, il ruolo dei media, ma anche la globalizzazione e gli sviluppi economici. Non vanno neanche trascurate le innovazioni tecnologiche che modificano il nostro modo di fare ricerca e di scrivere di politica, con sempre maggiore spazio all'analisi quantitativa e all'influenza di altre discipline, in particolare l'economia e la psicologia cognitiva".
In particolare, il digitale ha apportato alla ricerca una grande quantità di dati e di informazioni che hanno una potenza di trasformazione drammatica per la disciplina. "Oggi l'accesso a una grande quantità di dati e informazioni sta modificando il modo di fare politica, dalla campagna elettorale alle decisioni governative, e modifica anche il comportamento di voto dei cittadini. Ogni scienza – conclude il Professor Morlino - procede per inferenza e cerca di spiegare il tutto partendo da un insieme di dati limitato. Se noi conoscessimo tutto, in un certo senso non avremmo più bisogno di spiegare nulla".