Il Progetto Luiss di formazione superiore universitaria e post universitaria fu avviato agli inizi degli anni ’70 quando Umberto Agnelli riunì intorno a sé un significativo gruppo di imprese private, di enti pubblici e di istituti di credito per finanziare la ristrutturazione dei corsi di una preesistente Università religiosa in liquidazione. L’iniziativa si proponeva di diffondere nelle regioni del Centro e del Sud d’Italia, che erano rimaste meno coinvolte delle regioni del Nord nell’intenso sviluppo industriale degli anni precedenti, una più approfondita cultura dell’imprenditorialità, della gestione manageriale di impresa, della comunicazione sociale e della realizzazione di un comune linguaggio interpretativo della realtà economica e politica del Paese capace di far convergere gli obiettivi di sviluppo delle imprese e quelli della Pubblica Amministrazione. Il progetto proponeva una innovativa offerta di programmi di studio e di ricerca fortemente aderenti alle funzioni di una libera università sul territorio della Capitale. In particolare, si chiedeva che i programmi universitari, nei loro aspetti economici, giuridici e sociali, assumessero carattere di eccellenza favorendo la formazione di una moderna classe dirigente capace di assicurare al Paese maggiore competitività internazionale e un più equilibrato sviluppo territoriale.
Le specificità del “progetto Luiss” si fondano sulla severa selezione all'ingresso, sul tempo pieno di presenza in aula, a cui corrisponde un'attiva presenza dei docenti, sulla sufficiente disponibilità di spazi e di servizi.
Il costo ai partecipanti di questa formazione, espressamente voluta come elitaria e meritocratica, è tale da garantire l'equilibrio dei bilanci dell'Università.
A questo progetto ha dato un forte impulso, sotto la presidenza dell’Avv. Gianni Agnelli (1974-76), anche la Confindustria, la quale nel 1978, pose il proprio Presidente pro-tempore Dott. Guido Carli al vertice della nuova istituzione e poi, con la deliberazione di Giunta dell'estate 1980, Presidente il Dott. Vittorio Merloni, acquisì definitivamente il controllo della ALuiss - ente, per legge, promotore della Libera Università – e garante della sua autonomia economica.
Il gruppo di finanziatori, dopo aver esaurito il compito primario di concorrere, insieme a Confindustria, a trasformare le vecchie strutture didattiche nella moderna Università quale oggi è, si è trasformata nel 1985 nella attuale “Associazione Amici della Luiss” e, sotto la Presidenza di Umberto Agnelli prima ed oggi di Francesco Gaetano Caltagirone, si è dedicata a raccogliere e distribuire risorse sia per facilitare l'ingresso nell'Università di studenti ad alto potenziale ma privi di mezzi economici, sia per permettere ai migliori laureati Luiss di dedicarsi alla ricerca scientifica (attraverso dottorati di ricerca) al fine di avviarsi alla docenza o alle professioni avanzate.