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Luiss Diplomatic Forum

Un confronto tra Diplomatici stranieri e italiani, con il Ministro degli Affari Esteri e il Segretario Generale della Farnesina

Luiss Diplomatic Forum

Martedì 11 giugno, nella sede di viale Pola, si è tenuta la prima edizione del Luiss Diplomatic Forum, un appuntamento volto ad offrire un confronto tra la rete dei Diplomatici stranieri e italiani, le Istituzioni e le aziende italiane che operano a livello internazionale. L'evento è stato aperto dal Meeting dedicato ai Diplomatici laureati Luiss, alla presenza di due ospiti d'onore: il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero Milanesi e il Segretario Generale della Farnesina Elisabetta Belloni.

Gli ospiti si sono confrontati in un dibattito per raccontare gli scenari geopolitici e delle relazioni internazionali attuali. Si è discusso poi dell'evoluzione della figura del diplomatico, ruolo centrale anche all'interno delle realtà aziendali. In questo, il compito dell'Università è quello di offrire opportunità di formazione interdisciplinari e internazionali.

"La vocazione internazionale è parte del DNA della Luiss. L'Università ha sempre adottato una prospettiva ampia per educare i suoi studenti a essere grandi cittadini. Un atteggiamento aperto è ciò di cui abbiamo veramente bisogno nel mondo di oggi", ha sottolineato la Presidente della Luiss Emma Marcegaglia.

"Stiamo puntando a un'internazionalizzazione di qualità, che accolga e che sia accolta. Puntiamo a formare dei protagonisti di livello internazionale che siano in grado di presentare all'estero ciò che il nostro paese ha di attrattivo", le parole della Vice Presidente dell'Ateneo Paola Severino.

Ai molti giovani presenti, si è rivolto il Direttore Generale Luiss Giovanni Lo Storto aprendo i lavori del Forum: "L'obiettivo che ci proponiamo come Università è quello di riuscire a formare dei diplomatici globali, giovani aperti al dialogo e all'ascolto e che, al di là di quella che sarà la loro occupazione, lavoreranno per costruire connessioni e consolidare relazioni".

"Viviamo in un mondo complesso, quindi abbiamo bisogno di trovare gli strumenti appropriati per essere protagonisti all'interno dell'arena politica globale. Abbiamo abbracciato il modello di Engaged University: insieme con istituzioni, associazioni e imprese per produrre conoscenza e impatto sulla società", ha dichiarato Rettore Andrea Prencipe

L'impegno dell'Università in tal senso è stato sottolineato anche dal delegato del Rettore all'internazionalizzazione, il Professor Raffaele Marchetti: "La Luiss ha circa la metà  dei corsi di laurea in lingua inglese e rapporti con più di 270 università in 55 paesi. Il processo di internazionalizzazione dell'Ateneo passa anche attraverso i numerosi accordi con le grandi istituzioni, come ad esempio il MAECI, ma anche dai rapporti con il mondo imprenditoriale, le associazioni internazionali, le ONG e le realtà non profit". 

L'appuntamento è stato anche l'occasione per presentare agli studenti il nuovo corso di laurea magistrale in Global Management and Politics, dedicato alla formazione interdisciplinare e internazionale per consentire ai laureati di padroneggiare facilmente le competenze richieste da aziende e istituzioni operanti su scala globale.

"Sono testimone diretta dello sforzo che la Luiss compie per dare ai propri studenti una formazione di ampio respiro internazionale", ha dichiarato Elisabetta Belloni, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Alumna Luiss. "Oggi il diplomatico ricopre un ruolo fondamentale per la stabilità e la sicurezza del Paese: deve essere multi-tasking, saper valutare la realtà in cui opera e essere propositivo attraverso l'analisi accurata dell'interesse nazionale".

Il ruolo centrale della diplomazia è stato ribadito dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, il quale ne ha sottolineato l'importanza in un mondo sempre più globalizzato, in particolare per un Paese come l'Italia, dove le esportazioni rappresentano un elemento fondamentale all'interno del quadro economico nazionale. Il Ministro Moavero si è soffermato in particolare sulle sfide che l'UE dovrà affrontare nei prossimi anni e sul contributo che l'Italia potrà fornire per un costruttivo processo di riforma di cui l'Unione Europea ha più che mai bisogno.