Il laureato Luiss Fabio d'Angelantonio, da settembre 2016 è Amministratore Delegato di Loro Piana, marchio di abbigliamento e accessori di lusso italiano.
Racconta di aver trascorso anni bellissimi alla Luiss: "Il primo ricordo che ho è il test di ammissione, una grande emozione mista a una impreparazione totale. Quello universitario è stato un periodo molto intenso, di grande impegno e studio, ma anche divertimento e socializzazione. Il passaggio dal liceo per me fu di forte impatto, ma i Professori mi hanno sempre accompagnato e seguito da vicino, rendendo il cambiamento più semplice".
"La Luiss mi ha insegnato una cosa che si è poi rivelata fondamentale per la mia carriera, cioè che ci si può impegnare e ottenere ottimi risultati in un clima di divertimento e grande collaborazione". Per questo è convinto che per essere un grande leader sia necessario tener conto degli altri e sorridere: "Nessuno vuole lavorare in aziende tristi".
Fabio lavora nel settore della moda che, come lui stesso afferma, è in accelerazione per due fenomeni principali. Da una parte l'ingresso nel mondo del consumo del lusso dei millennials e dall'altra lo sviluppo straordinario del digitale: "L'incrocio tra queste due variabili ha trasformato le dinamiche del lusso spostandole sulla comunicazione rispetto al prodotto tout court e credo che questo sia un bilanciamento che andrà nel tempo ritrovato".
"Da sempre i marchi che hanno successo sono quelli che hanno piena consapevolezza della loro promessa di marketing e dei propri valori e una buona relazione con i propri consumatori. I mezzi cambiano ma l'importante è capire che attraverso mezzi sempre nuovi è possibile raccontare la propria storia con autenticità, senza aver paura di innovarsi.
D'Angelantonio è particolarmente orgoglioso di lavorare per un'azienda italiana: "Loro Piana fa di un know-how artigianale la ricetta del proprio successo, ha una storia di un paio di secoli e credo che oggi riuscire a valorizzare questi capitali sia importante".
Quando era bambino sognava di giocare nell'NBA, "ma non ci sono riuscito e mi godo le partite da spettatore". Ai giovani consiglia di "andare in giro per il mondo, conoscere, viaggiare".
"Negli anni della mia carriera ho capito che le persone lavorano per le persone, quindi riuscire a fare il proprio mestiere restando profondamente in contatto con gli altri è fondamentale per avere successo", conclude.