"La risposta definitiva a tutti i problemi legati al petrolio", così Roberto Saviano definisce Il re nero di Leif Wenar, uno dei più influenti pensatori contemporanei, professore di Philosophy and Law al King's College di Londra e fondatore di Clean Trade, movimento che promuove l'abolizione di ogni tipo di accordo sulle risorse energetiche con gli Stati sotto regimi autoritari responsabili di oppressione, violenza e corruzione.
Dalla plastica, alla benzina, dai tessuti sintetici, ai telefoni, l'umanità intera dipende dall'estrazione del petrolio. Ne consegue un gigantesco giro d'affari dal quale da una parte c'è chi ne trae enormi vantaggi, e dall'altra chi ne rimane inevitabilmente e costantemente oppresso. Il re nero mostra come l'Occidente possa farsi promotore di una rivoluzione pacifica delle risorse, ponendo fine alla dipendenza dalle "risorse insanguinate". Wenar propone strategie pratiche per far progredire l'economia mondiale, rispondendo a questioni pressanti come povertà, disuguaglianza e inquinamento per diventare parte attiva di un cambiamento epocale e necessario per l'intera umanità.
Secondo Saviano prima de Il re nero non c'era testo in grado di dare una così chiara descrizione delle dinamiche e del cortocircuito economico, politico e sociale che gira intorno al petrolio. Ecco l'intervista integrale.