Giovedì 18 gennaio LUISS ha celebrato l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2017-2018 alla quale sono intervenuti il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Magnifico Rettore dell'Università Paola Severino, la Presidente Emma Marcegaglia, il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, il Magnifico Rettore dell'Università di Glasgow Anton Muscatelli e il Docente LUISS di Monetary Theory and Policy Giorgio Di Giorgio. Per l'occasione è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Management al premio Nobel per l'economia il Professore Edmund S. Phelps. Tra gli ospiti tanti esponenti del mondo delle università e delle istituzioni, tra i quali il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Elena Boschi.
La Cerimonia è stata aperta dal Direttore Generale della LUISS, Giovanni Lo Storto, che ha sottolineato i passi avanti fatti dalla Università intitolata a Guido Carli, coinvolgendo nella sua sfida formativa i Millennials con i progetti di Alternanza scuola-lavoro e la formazione 4.0, dislocata tra Roma e, da novembre 2017, anche nel capoluogo lombardo, dove migliaia di studenti anche si confronteranno, nel cuore dell’innovation district, con imprese del territorio e nuovi codici.
"L’innovazione in LUISS – ha chiosato il Direttore Generale Lo Storto – si traduce nello studio di nuove conoscenze e in un nuovo metodo di insegnamento largo, inclusivo e pratico che rafforza la consapevolezza dei nostri ragazzi e il loro senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri. Dalle esperienze di volontariato in Italia e all’estero, alla partecipazione ad interventi di rigenerazione urbana, che vedono l'Ateneo in prima linea nel recupero di beni comuni abbandonati, a Roma e non solo, e nel diventare sempre più una green University, con investimenti importanti in progetti di riqualificazione urbana, che hanno riconsegnato quest'anno alla comunità due spazi dismessi: Villa Blanc, nuova sede a Roma della LUISS Business School, e il polo di Milano LUISS Hub”.
A seguire ha preso la parola la Magnifica Rettore Severino che, dopo aver ringraziato e salutato i numerosi e autorevoli ospiti accorsi alla inaugurazione, ha dichiarato: "Nell'ultimo decennio il nostro Ateneo è stato protagonista di un significativo processo di crescita e di sviluppo, che ha visto importanti trasformazioni". Sono orgogliosa – ha aggiunto il Rettore della LUISS – di contribuire a sostenere e ad arricchire quanto è stato fatto, guardando sempre di più all’innovazione e alle esigenze dettate dal panorama internazionale, premiando con grande forza il merito e formando professionisti, dotati di una nuova 'cassetta degli attrezzi', che saranno chiamati a guidare il frenetico evolversi della società".
"Abbiamo attivato – ha proseguito il Rettore – corsi e master dedicati alla formazione di professionisti ed esperti in Data Science così come in anticorruzione e in Cybersecurity, perché riteniamo indispensabile che competenze nuove e innovative debbano dialogare, in un'ottica strategica con quelle giuridiche, economiche e filosofiche. Nel mondo ci sono duecento milioni di studenti universitari – ha continuato Paola Severino – e in meno di vent'anni la mobilità tra i Paesi è aumentata del 250%. Nel 2013, dei 4,1 milioni di studenti internazionali, circa 1,6 milioni studiavano le discipline del nostro Ateneo. La formazione deve quindi essere sempre più internazionale: per raggiungere questo obiettivo la LUISS ha disposto una strategia che ha portato a 218 accordi con università in 44 paesi in tutto il mondo, attraendo sempre più studenti e docenti dall’estero". Infine un'esortazione: "Ai giovani – ha concluso il Magnifico Rettore – rivolgo il mio invito a non stancarsi mai, ad impegnarsi e ad esigere da se stessi sempre di più, senza mai accontentarsi”.
Alle nuove generazioni, vere protagoniste della vita e dei progetti dell’Ateneo, si è rivolta anche la Presidente della LUISS, Emma Marcegaglia che, concludendo la Cerimonia, ha dichiarato: "I giovani nel 2018 hanno opportunità impensabili vent'anni fa e dovranno governare l'affascinante futuro digitale dell'industria 4.0. Nel futuro il lavoro nascerà da professioni, mestieri, mansioni e ricerche che oggi nemmeno esistono. Il nostro paese, l'Italia – ha proseguito – deve innovare, radicare, rendere competitiva l'istruzione d'eccellenza, per preparare laureati e cittadini del futuro. I numeri non sono tutti felici: la percentuale di italiani in possesso di un titolo di studio terziario è tra le più basse in Europa, con solo il 18% di adulti laureati, metà della media OCSE del 37%. Il gap cresce nelle materie scientifiche, dette STEM, 25% contro 37% della Germania, troppo sotto le richieste del mercato. Le donne si laureano più degli uomini è vero, ma spesso, spiace dirlo, in settori poi penalizzati, come occupazione e retribuzione, dal mercato. Credo e spero – ha aggiunto la Presidente Marcegaglia – che questi dati sproneranno all'azione, con energia e serietà, il prossimo Parlamento perché solo migliorando, in modo rapido e robusto, queste medie anemiche, l’Italia tornerà paese leader in Europa".
"La LUISS è un'eccellenza romana e penso che sia una delle dimostrazioni di come la qualità e le potenzialità di questa nostra grande Capitale europea possano manifestarsi", ha dichiarato il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, intervenendo all'inaugurazione dell'Anno Accademico. "È il tempo della competenza, della serietà e dell'investimento sul futuro. Abbiamo bisogno di coraggio, di fiducia e di qualità del capitale umano".
La cerimonia si è chiusa con il conferimento della Laurea Honoris Causa in Management a Edmund S. Phelps per la sua innovativa analisi della crescita economica basata su istruzione e cambiamento tecnologico, per aver dato un fondamentale contributo alla fondazione di una moderna teoria economica centrata sull’analisi delle imperfezioni dell’informazione e della conoscenza, e per l’analisi del ruolo che innovazione e creatività "dal basso" e diffuse, hanno avuto nello sviluppo economico e sociale dell’Occidente e dei motivi per cui tale spinta stia ora affievolendosi.
Il premio Nobel per l’Economia Edmund S. Phelps nella sua Lectio Magistralis ha sottolineato l’importanza di rimettere al centro dei processi di sviluppo la singola persona per riacquistare quella prosperità e quella vivacità economica perduta. "La mancanza di direzione positiva e costruttiva, generata dal terrore dell’incertezza e della instabilità sui mercati, hanno portato l’economia attuale ad una perdita graduale di dinamismo e dunque di innovazione. Per riguadagnare quello slancio in avanti, quel dinamismo dell’epoca passata, occorre ritornare a quei valori modernisti e rigettare quelli post moderni".