Martedì 13 giugno è stato presentato presso la sede LUISS di Villa Blanc EroStudente - Il desiderio di prendere il largo, edito da Rubbettino, primo libro scritto dal Direttore Generale Giovanni Lo Storto.
Tra i relatori presenti Valeria Fedeli, Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Paola Severino, Rettore LUISS, ed Emma Marcegaglia, Presidente dell'Ateneo. Tra i temi affrontati durante la presentazione, moderata dal giornalista Antonio Galdo, è emersa la necessità di rinnovare il sistema formativo italiano in vista di un mondo che, con l'avvento della tecnologia, è in continua evoluzione: il sistema educativo ha il dovere di insegnare agli alunni ad adattarsi, a saper ricavare profitto dal cambiamento.
Il metodo proposto dal libro è quello di consentire agli studenti di elaborare un progetto che miri all'incontro con gli altri, alla condivisione di un "lavoro", dalla quale trarre una soddisfazione morale e allo stesso tempo una esperienza di vita.
"Il mondo - scrive l'autore - gira a una velocità esponenzialmente maggiore, anche grazie allo sviluppo dirompente delle tecnologie. Con un mondo che cresce così rapidamente è fondamentale che la crescita dei nostri ragazzi avvenga "in largo" oltre che "in lungo". La classica formazione permanente, anche chiamata lifelong learning, deve completarsi e diventare più ampia e ricca: trasformandosi in conoscenza del mondo "qui e ora" e in esperienza allargata, trasversale e per questo diversa dal concetto tradizionale di apprendimento.
Il libro è suddiviso in due parti: nella prima l'autore individua un cammino da intraprendere tramite nove accorgimenti, uno per capitolo, da mettere in atto (osservare, imparare, orientare, provare, allargare, apprendere, condividere, rallentare, desiderare); nella seconda, Lo Storto riporta le esperienze di alcuni ragazzi che hanno vissuto questa nuova prospettiva sulla loro pelle, accogliendo per esempio immigrati, facendo volontariato presso associazioni che aiutano persone con gravi disagi come immigrati, giovani madri detenute o senza tetto.
"Guardare l'altro negli occhi, ascoltare la sua storia, aiutarlo il più possibile, proprio come si vorrebbe essere aiutati nei momenti difficili, ci insegna la vita e ci permette di comprenderla meglio, se non di amarla" ha sottolineato Giovanni Lo Storto, che ha aggiunto: "È un passo da giganti nella nostra comprensione del mondo, la cui conseguenza più evidente è la crescita della nostra capacità d'adattamento".
Consapevolezza, opportunità e diversità sono le parole chiave di questa nuova frontiera dell'apprendimento. "L'esperienza che affianca la preparazione teorica è indispensabile per favorire una crescita professionale e personale il più allargata e inclusiva possibile e per formare una nuova generazione di giovani capaci di contribuire alla crescita del nostro Paese" ha sottolineato la Presidente della LUISS, Emma Marcegaglia.
Le conclusioni sono poi state affidate alla Ministra Valeria Fedeli, che ha ribadito la necessità di un cambiamento nella traiettoria formativa, troppo tradizionale e ormai insufficiente in un orizzonte estremamente largo di informazioni e nozioni come quello di oggi, e ha sottolineato l'importanza di un progetto quale l'alternanza scuola-lavoro, nella quale viene unita la formazione teorica all'esperienza pratica.