Dal 9 al 15 aprile 2017 un team di studenti LUISS del Dipartimento di Giurisprudenza formato dagli studenti Francesco Brunetti, Arnaldo Mitola, Manfredi Marciante, Filippo Maria Pietrosanti, Cristina Rapagnà, coordinato dal Professor Pietro Pustorino con i dott.ri Domenico Pauciulo e Salvatore Custureri, ha partecipato alla 58esima edizione della Philip C. Jessup International Law Moot Court Competition a Washington.
La Jessup Competition è la più famosa Moot Court Competition dedicata al diritto internazionale, cui partecipano oltre 550 Law Schools provenienti da circa 80 Stati diversi. La competizione consiste in un processo simulato riguardante una controversia internazionale portata davanti alla Corte internazionale di giustizia.
La scelta del caso è effettuata ogni anno dall'organizzazione centrale statunitense della Philip C. Jessup International Law Moot Court Competition, che per il 2017 ha proposto un conflitto sorto tra due Stati per lo sfruttamento di risorse idriche transfrontaliere, la protezione del patrimonio naturale e culturale e la responsabilità internazionale relativa ai flussi migratori.
Per la soluzione del caso, i team di ciascuna Università hanno preparato memorie scritte ed effettuato presentazioni orali sia per lo Stato attore che per lo Stato convenuto, interamente ed esclusivamente in lingua inglese.
Sin dal 2014, la partecipazione del Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS è ogni anno fortemente sollecitata dalla Segreteria europea della Jessup, grazie alla ben nota preparazione internazionalistica degli studenti. Giunta appena alla sua quarta partecipazione, la LUISS ha ottenuto risultati mai raggiunti da un Ateneo italiano: infatti, è l'unica squadra italiana che per due anni di seguito ha conseguito il titolo di Italian National Champion, assicurandosi la rappresentanza dell’Italia agli International Rounds di Washington.
In occasione della Competizione internazionale, che vede la partecipazione di tutte le Università vincitrici dei Rounds nazionali, il team LUISS ha dato prova di ottima capacità di interazione con i giudici internazionali e di preparazione scientifica, superando i primi due round ed entrando tra le migliori 16 squadre partecipanti.
Tale risultato, mai raggiunto da alcun Ateneo italiano, migliorando anche la classifica conseguita nell'anno 2016, ha posto il team tra le prime cinque migliori Università europee partecipanti alla Competizione.