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Il rugby come strumento di reinserimento: LUISS Sport con il Progetto Carceri

La squadra LUISS ha partecipato al match inaugurale dell'iniziativa della Federazione Italiana Rugby a Frosinone

 Ufficio Stampa FIR

Lunedì 12 settembre 2016, la formazione di rugby LUISS Sport ha affrontato il team dei Bisonti, composto dai detenuti della Casa Circondariale G. Pagliei di Frosinone, nel match inaugurale del Progetto Carceri.

Ideato dalla Federazione Italiana Rugby in collaborazione con l’Associazione Gianluca Serra e l'Associazione Sportiva LUISS, il Progetto Carceri è stato presentato durante una conferenza stampa con il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il Consigliere Federale Stefano Cantoni, responsabile del progetto per FIR. Hanno partecipato all'evento anche Walter Rista e Stefano Cavallini in rappresentanza de La Drola di Torino e La Dozza di Bologna, le altre due squadre di Serie C collegate a istituti carcerari, il Segretario generale del CONI Roberto Fabbricini, il Provveditore del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria Cinzia Calandrini, il Presidente di ASI Claudio Barbaro, il direttore dell’istituto di Frosinone Francesco Cocco e Paolo Del Bene, Direttore Sportivo della LUISS.

L'iniziativa vuole promuovere l’importanza dell'attività sportiva in carcere, come strumento di recupero e reinserimento sociale dei detenuti e ha permesso agli studenti di confrontarsi con una nuova realtà con cui condividere i valori dello sport.

"Il CONI è un unicum nel mondo, un modello che non vuol dire solo Giochi Olimpici e medaglie ma agisce anche su un binario parallelo che è rappresentato da chi non gode necessariamente delle luci della ribalta, perché tra le nostre mission c’è lo sport per tutti. Non abbandoneremo mai chi persegue ed è protagonista di tali iniziative, sinonimo di un Paese evoluto che privilegia la pratica motoria a ogni livello. Complimenti al mondo del rugby, che non si caratterizza solo per eventi come il 6 Nazioni ma anche per questo progetto dall’alto contenuto sociale e valoriale. Saremo sempre al vostro fianco” ha dichiarato il Presidente del CONI Giovanni Malagò.

"Il progetto tecnico federale di FIR – ha dichiarato Stefano Cantoni, a Frosinone in rappresentanza del Presidente federale Alfredo Gavazzi – vuole essere inclusivo a ogni livello, e la possibilità di utilizzare i valori del nostro sport come strumento di reinserimento sociale di questi ragazzi è coerente con questo obiettivo. Oltre a La Drola, La Dozza ed ai Bisonti – ha aggiunto Cantoni – il rugby è presente in molti altri istituti in tutto il territorio nazionale, grazie all’impegno di numerose Società".

"Proprio secondo i nostri valori fondanti – ha concluso Cantoni – riteniamo che il nostro sport sia particolarmente indicato per lasciare un segno profondo in questi ragazzi, aiutandoli nel proprio percorso riabilitativo. Bisonti, La Drola e La Dozza hanno tracciato il percorso: confidiamo che un numero crescente di realtà possano presto seguire il loro esempio prendendo parte ai Campionati federali".

"La LUISS è da sempre molto impegnata nel sociale – ha dichiarato Paolo Del Bene, Direttore Sportivo dell’Associazione Sportiva LUISS - e opera in 15 differenti realtà di volontariato e servizio sociale, come Made in Carcere, che offre un percorso formativo alle detenute di Lecce e Trani. Avere la possibilità di far partecipare la nostra squadra di rugby formata da studenti a un test-match così importante dimostra l’attenzione sempre crescente dell’Università verso temi particolarmente delicati. I ragazzi sono scesi in campo con grande entusiasmo, confermando ancora una volta la loro professionalità e la grande sensibilità nei confronti di persone che attraverso lo sport cercano il riscatto dopo momenti estremamente difficili della loro vita. Siamo felici di essere qui e di poter essere parte del Progetto Carceri, che segna un’occasione di crescita per tutta la nostra struttura sportiva".

"Quello presentato oggi è un progetto che la LUISS ha sposato con estremo piacere grazie alla collaborazione con il team de I Bisonti – ha dichiarato al termine dell’evento il Responsabile Tecnico del rugby in LUISS, Giuliano D’Ambrosio - Crediamo fortemente che lo sport e la cultura siano strumenti educativi fondamentali per tutti, anche per coloro che nella vita hanno preso una strada sbagliata, ma che possono cogliere la possibilità di reintegrarsi nella società anche attraverso l’attività sportiva".

"Avevamo parlato dell’importanza di poter disputare questo match già dall’anno scorso – dichiara Germana De Angelis, Presidente della formazione I Bisonti – ed essere riusciti a far incrociare due realtà apparentemente lontane, ma accumunate dalla passione per lo sport e il rugby in particolare, credo abbia avuto un grande valore. Per quanto ci riguarda, riuscire a portare a termine una giornata di questo tipo, tra le inevitabili difficoltà burocratiche che richiede, è sempre una grande vittoria: per noi giocare sia le partite di campionato che amichevoli di questa rilevanza significa riuscire ad abbattere le barriere, per due ore i ragazzi in campo sono esclusivamente giocatori di rugby. È stata una giornata molto particolare per entrambe le squadre, e le lacrime agli occhi dei ragazzi che si sono confrontati sia prima della gara che durante il terzo tempo credo siano l’emblema di questo progetto, per questo ringrazio l’ASD LUISS che ci ha permesso di vivere un’emozione davvero forte".

 Ufficio Stampa FIR