Sperimentare un modello didattico e culturale innovativo, imparare a condividere strumenti e strategie d’azione, e ridisegnare insieme il nostro futuro in modo concreto. È la missione dell’orto condiviso LUISS, nato qualche mese fa nella sede dell’università di Viale Romania, aperto a studenti, associazioni, docenti e personale, che verrà inaugurato mercoledì 26 novembre 2014.
Ideato e curato dai ragazzi di LabGov, l’orto è una palestra di innovazione sociale, un vero e proprio modello di green governance collaborativa, pensato per unire tre ambiti di ricerca, ambiente, agricoltura e alimentazione, e che punta a riappropriarsi del territorio come bene comune. Per questo il lavoro dell’orto di basa sulla collaborazione tra tutti i componenti dell’università, dalla governance agli studenti, con l’aiuto degli esperti di Zappata Romana, progetto nato nel 2010 per la mappatura e la promozione degli orti condivisi a Roma.
Oltre a un lavoro quotidiano sull'orto, il progetto di LabGov è organizzato in appuntamenti di co-working, in cui i ragazzi imparano a usare gli attrezzi adeguati, a distinguere le piante e a capire quali sono i periodi migliori per seminare. "Durante le prime due giornate di fieldwork" spiega Erika Munno, studentessa LUISS e tutor LabGOV, "abbiamo piantato i primi semi, dai semplici ortaggi come patate e piselli, a colture più particolari. Circa trenta ragazzi hanno partecipato a questo primo mese di lavori di preparazione, con l’aiuto degli ortisti LUISS: ci siamo divisi il lavoro, c’è chi si occupa dell’inventario, chi della mappatura, della manutenzione e della semina. Ma l’obiettivo è creare un manuale di regole interne per la collaborazione, in modo che chiunque vuole partecipare sappia come fare”.
Un progetto partecipativo aperto a tutti, dagli esperti di giardinaggio ai semplici curiosi, che sarà arricchito dalle numerose attività connesse, non solo per lavorare insieme, ma costruire relazioni e vivere la LUISS come comunità. Una di queste attività sarà costituita da appuntamenti di social eating, per stare insieme, ma anche per favorire lo sviluppo di una nuova consapevolezza in materia agroalimentare ed enogastronomica.
“Insieme decidiamo come gestire il terreno, mettiamo in campo idee e progetti, stabiliamo strategie di management e creiamo un modello in scala ridotta di quello che domani vorremmo realizzare anche fuori dalle mura dell’Università”, spiega Federica Maranesi, laureata LUISS e coordinatrice LabGov. “Il segreto? Semplice: collaborando! La cosa bella è che possiamo già cominciare a farlo oggi, senza sentirci, come purtroppo accade invece a tanti nostri coetanei, sospesi nell'attesa di un domani diverso”.
Una filosofia che può essere applicata all'amministrazione di un orto come di una città, di un bene culturale, di un territorio o di una comunità. "Quando ho iniziato il mio percorso universitario" racconta ancora Erika, "un pensiero mi assillava: mi hanno consegnato un mondo che non mi piace – mi dicevo – e non voglio lasciarmi rubare la possibilità di poterlo cambiare".
Prima dell’inaugurazione, durante la quale i ragazzi illustreranno il progetto e presenteranno il lavoro fatto finora, verrà assegnato il Premio Non Sprecare, in collaborazione con LUISS Sostenibile. Alla cerimonia parteciperanno il Direttore Generale Giovanni Lo Storto e il Vice Presidente Esecutivo Luigi Serra, insieme allo chef Peppe Zullo, "padrino" simbolico dell'Orto, scelto per rappresentare la cucina pugliese a Expo 2015, e la coppia di speaker radiofonici Fede&Tinto di Radio2.