La Scuola, nata per assicurare ai laureati in Giurisprudenza una formazione supplementare in vista della partecipazione ai concorsi per l’esercizio delle professioni forensi (magistratura, avvocatura e notariato), vuole oggi offrire un innovativo approccio metodologico che sappia coniugare l’esigenza di potenziamento delle aree tematiche più direttamente oggetto delle prove concorsuali, con quella di offrire strumenti di didattica interattiva, incentrati sullo studio dei casi giurisprudenziali.
Lo scopo è quello di pervenire ad una sorta di “reingegnerizzazione” delle conoscenze, attraverso un percorso ascendente, dal caso pratico (che abbia trovato una sua articolata definizione in provvedimenti giudiziari delle corti di merito o di legittimità, ma anche a livello di giurisdizione sovranazionale) alla costruzione di uno schema teorico che ne scandisca i punti essenziali.
Forte è il convincimento che siffatto metodo possa portare, da un lato, all’affinamento delle capacità elaborative degli studenti ai fini dell’inquadramento dei quesiti concorsuali nell’ambito delle aree e macroaree teoriche più appropriate e, dall’altro, allo sviluppo delle abilità nella pratica delle professioni forensi.
La Scuola ha la durata di due anni accademici consecutivi non suscettibili di abbreviazioni.